Piero V.

La formattazione secondo Piero

E così ho deciso di formattare.

Allora ho pensato che sia una bellissima occasione per scrivere un’altra delle mie guide 😉 .

Preparativi

Per prima cosa è obbligatorio fare il backup di tutto ciò che ci è utile: documenti e non solo. Ricordiamoci anche file di configurazione come il famoso file hosts 😉

Il passo successivo è quello di “spulciare” tra le varie directory nascoste.

Di Firefox è necessario prendere le password, i segnalibri e se volete avere tutto anche la cronologia. I componenti aggiuntivi sono installabili tranquillamente dopo, perciò suggerisco di non copiare tutto il profilo. Perciò entriamo nella cartella ~/.mozilla/firefox/nome-profilo e copiamo i file key3.db e signons.sqlite. Ovviamente dovremmo farlo per tutti gli utenti. Comunque per sicurezza è meglio installarsi anche il componente aggiuntivo Password Exporter, in caso il metodo “manuale” non funzioni, sono sempre le nostre password! Come ordine di importanza dopo vengono segnalibri, che sono più facili da esportare: andate su Bookmarks → Show All Bookmarks → Import and Backup → Backup. La cronologia, che è in places.sqlite. Per gli altri dati è bene seguire questa pagina.

Non mi occuperò di Chromium, se ne avete bisogno cercate su internet.

Io ho esportate anche Filezilla. La sua directory è ~/.filezilla.

Altre cose che secondo me sono da esportare sono i plugin vari (per esempio di picard), le preferenze di certi software come arduino. Ho tralasciato il client mail perché c’è dentro tutta la posta che pesa molto e comunque riconfigurarlo è un gioco da ragazzi.

Continuando con le esportazioni, se ne fate uso, è importantissimo il portachiavi.

Salviamoci anche i gruppi di cui facciamo parte, potrebbero tornarci utili quando installeremo il nuovo sistema: digitiamo sul terminale groups > gruppi.txt.

Infine dobbiamo pensare a cosa abbiamo installato attualmente e che ci servirà ripristinare dopo: nel mio caso Iceweasel, Icedove, Chromium, Bluefish, Arduino, Picard, Mplayer e Mencoder, Gtick, Blender, Filezilla, VLC, Skype, Ghex, Adobe Flash Player, Gparted, p7zip, unrar-nonfree, Apache+PHP+estensioni varie, build-essential (utile in ogni caso), ffmpeg, dosfstools, file, freepascal, fonts-droid, growisofs, plugin vari di Gstreamer, gvfs-fuse, id3v2, ifuse (se non viene installato automaticamente), lshw, openjdk, openssh, SQLite Browser, GNOME Tweak Tool. Per aiutarci possiamo usare il menu principale di GNOME o la schermata “Applicazioni” della shell e con il comando dpkg -l.

Ora verificate di nuovo di aver esportato tutto, perché il prossimo passo sarà la formattazione!

Formattazione e installazione sistema base

Avendo un’altra partizione con Debian ho deciso di usare quella. Voi in alternativa potete usare una distribuzione Live, magari basata su Debian, tipo Crunchbang. Con Gparted radiamo al suolo la partizione e creiamone una nuova con Ext4.

Dopodiché l’ho montiamola e ho utilizziamo il debootstrap per installare il sistema base: debootstrap sid /media/Debian/ http://ftp.it.debian.org/debian/.

Questo comando ci metterà un po’ ad eseguirsi, in quanto deve scaricare tutto il sistema base.

Dopodiché proseguiamo con questa guida, evitando di aggiungere però interfacce al /etc/newtork/interfaces se non quella locale e se avevate esportato un file hosts usate il vostro ovviamente. Ricordo inoltre di usare gli UUID anziché i file in /dev per le partizioni tipo la root e lo swap e che il file del cd è /dev/sr0. Per conoscere gli UUID potete fare ls /dev/disk/by-uuid -l.

Una volta fatto questo passo abbiamo già il sistema base. Però conviene rimanere nell’ambiente di chroot: se abbiamo un terminale grafico andiamo meglio ma soprattutto siamo sicuri di avere una connessione funzionante.

Direi che è arrivata l’ora di installare tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

Il criterio che ho adoperato per la selezione è stato quello di non installare troppi pacchetti che non mi servono, quali driver per schede video che non ho o per stampanti che non ho.

Innanzitutto abilitiamo tutti i repository ufficiali: oltre a main aggiungiamo contrib e non-free.

Quindi installiamo tutti i firmware di cui abbiamo bisogno (esempio schede di rete) e il pacchetto firmware-linux.

Direi che fa parte del sistema base anche console-setup che ci permette di avere font più carini e leggibili nella console, perciò installiamolo.

Inoltre una cosa che ho sempre odiato è beep del computer. Allora creiamo/modifichiamo il file /etc/modprobe.d/blacklist.conf con questo contenuto:

blacklist pcspkr
blacklist snd_pcsp

L’ultimo passo per avere il sistema base è quello del cambio della password di root con passwd root e della creazione dell’utente normale adduser miousername.

Installazione dell’interfaccia grafica

Proseguiamo con l’installazione Xorg: io, che ho una ATI Radeon, ho installato i pacchetti xserver-xorg xserver-xorg-video-radeon xserver-xorg-video-ati xserver-xorg-video-vesa xserver-xorg-video-fbdev; gli altri si sono aggiunti come dipendenze.

Siamo quasi pronti ad installare il nostro destkop-environment. Solo che questa volta ho voluto usare un display-manager diverso: LigthDM. In pratica è molto più leggero di Gdm ma ha le stesse funzioni e in più è possibile personalizzare la grafica come se fosse un HTML. Da quanto ho letto anche ubuntu lo usa di default, vuol dire che ogni tanto una buona la fanno! Dovete dare il comando a apt-get install lightdm.

Aggiornamento 3/11/2013: LightDM non sempre conviene. A volte ci sono dei problemi.

Comunque quando installeremo GNOME, verrà installato lo stesso anche Gdm3, solo che non partirà. Purtroppo è impossibile farne a meno, sempre che non si utilizzi il pacchetto gnome-session anziché gnome o che non si voglia lasciare il sistema con un sacco di pacchetti visti come installati automaticamente.

Prima di installare GNOME ho installato anche samba e CUPS e Libreoffice. Putroppo sembra impossibile selezionare solo i propri driver per la stampante, perciò ho installato tutto.

Quindi finalmente ho installato gnome: apt-get install gnome libreoffice-gnome. Ho installato prima Libreoffice in modo da evitare di installare Abiword. Per evitare il browser Epiphany avevo invece installato Chromium e flashplugin-nonfree ma non ha funzionato, infatti ha installato lo stesso Epiphany. Perciò vedete voi se installare o meno Chromium adesso.

Rifiniture

Dopo aver installato il pacchetto GNOME ho installato gnote al posto di tomboy in modo da poter rimuovere Mono con apt-get autoremove --purge.

Comunque se fate il login adesso vedrete due cose che possono non piacere: il puntatore del mouse pixelloso (si può sistemare installando il pacchetto dmz-cursor-theme) e LightDM non fa la lista degli utenti, forse per sicurezza. Quest’ultimo può essere sistemato impostando nel file /etc/lightdm/lightdm.conf l’opzione greeter-hide-users a false.

Dopo aver sistemato queste cosette ho fatto il mio solito giochetto per avere Iceweasel da experimental.

È quindi arrivato il momento di ripristinare la configurazione di Firefox: copiamo i file che vi avevo fatto copiare nel profilo, importiamo i segnalibri come li avete esportati, solo che questa volta dobbiamo cliccare su Restore. Ci saranno di nuovo tutte le password, la cronologia, i segnalibri e certe altre preferenze. Quindi bisogna riconfigurare l’aspetto e reinstallare i componenti aggiuntivi.

Dopodiché reinstalliamo le applicazioni che ci servono, configuriamo l’hardware rimanente (esempio stampanti) e il gioco è fatto.

Sulla pagina GNOME di Archwiki ci sono ulteriori trucchetti. Di interessante secondo me c’è quello per far comparire sempre il percorso anziché i breadcrumbs e quella per fare CTRL+V anche con i file, procedura analoga a quella per usare Canc al posto di CTRL+Canc.

Infine vi consiglio di abilitare anche il repository Debian Multimedia: aggiungiamo al sources.list questa linea:

http://www.deb-multimedia.org/ sid main

quindi installiamo il pacchetto deb-multimedia-keyring e riaggiorniamo le definizioni dei pacchetti.

Bene, direi che il nostro sistema è pronto.

Se dovessi trovare altri trucchetti li aggiungerò qui.

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