Piero V.

VDSL Tim e TD-W8970 con OpenWRT

Di recente la VDSL di Tim (pubblicizzata come “fibra”) è diventata disponibile anche nel mio paesino di meno di 10000 anime, così ne ho fatto richiesta.

Sono rimasto abbastanza stupito dell’efficienza del procedimento: io era già cliente per l’ADSL, quindi ho solo fatto la richiesta online di attivazione. Già il giorno successivo hanno inviato il kit, che va comprato obbligatoriamente, contenente un router e due telefoni cordless. Una volta effettuata l’installazione bisogna chiamare un numero telefonico con una voce registrata a cui bisogna confermare di aver installato il tutto per avviare il passaggio di tecnologia. Quest’ultimo procedimento è stato portato a termine in meno di 48 ore.

I risultati sono davvero soddisfacenti: il download è passato da meno di 6Mb/s a quasi 75Mb/s, l’upload da 378kb/s a 20Mb/s e il ping (verso 192.168.100.1, che è l’IP che Telecom dà ad ogni sua centrale) da 35ms circa a 7ms. Considerando anche i 187€ di kit che andrò ad ammortizzare in 4 anni e che il piano ha fatturazione di 4 settimane anziché di un mese, comunque spenderò meno di quanto avrei speso con la tariffa, molto meno performante, che avevo prima. La concorrenza dei bandi Infratel sta solo giovando a noi consumatori. … [Leggi il resto]

Guitar Biro

Tempo fa, avevo annunciato di voler creare un auto tabulatore per la chitarra.

È passato un po’ di tempo, però alla fine qualcosa ho fatto, e ne è uscito un bel proof of concept.

Come algoritmo alla fine ho scelto l’auto correlazione, quindi un’analisi nel dominio del tempo. Avevo fatto delle prove con la trasformata di Fourier, ma ottenevo dei risultati effettivamente peggiori, come riportato anche su degli studi su IEEEXplore e su vari siti. Inoltre per Fourier in C esistono delle librerie ma sono più difficili da usare dell’autocorrelazione.

L’autocorrelazione permetterebbe anche di determinare il punto su cui la nota è stata suonata, cosa che con l’assunzione che si suoni più o meno sopra i pickup, permetterebbe anche di trovare in quale corda è stata suonata la nota. Però questa è un’assunzione forte e spesso c’erano risultati non proprio corretti.

Quindi ho preferito mostrare tutte le posizioni in cui una nota può essere suonata e non consente di salvare i risultati ottenuti.

Mi spiace dover rilasciare sotto la GNU GPL v3, rilascerei volentieri sotto una licenza più leggera, come la MIT, però ho usato RSVG (da GNOME) per mostrare l’immagine del manico della chitarra. Se qualcuno riuscisse a togliere questa dipendenza potrebbe considerare tranquillamente il codice rilasciato sotto licenza MIT, e magari potrebbe farmi un pull su GitHub 😊 .

Il software è stato scritto senza prediligere una piattaforma, però per il momento l’ho testato solo su Debian.

Inoltre mancano numerose funzionalità, una su tutte la possibilità di scegliere l’accordatura dello strumento, sebbene io l’abbia realizzata in modo parametrico.

Detto tutto ciò, su GitHub potete trovare tutto il codice sorgente.

Invece in esclusiva per il sito, pubblico la relazione sul progeto per l’esame.

Nuovo fisso

Dopo 8 anni di onorato servizio in famiglia abbiamo deciso di cambiare il fisso che viene usato soprattutto dai miei genitori.

Ogni volta che guardo i prodotti commerciali non posso fare a meno di notare come in realtà non convengano, perché rispetto a un computer assemblato con circa lo stesso budget mancano sempre di qualcosa, come l’SSD, oppure la qualità dei componenti non è la stessa. Quindi ho deciso di procedere, per la prima volta, verso questa strada. Finora avevo fatto parecchie operazioni di manutenzione a diverse macchine, ma non essendosi mai presentata la condizione prima, non avevo ancora mai costruito un computer dovendo scegliere comprare tutto l’hardware.

L’utilizzo del PC fisso a casa mia è abbastanza modesto: perlopiù viene usato per stesura di documenti e web browsing, altre volte però lo utilizzo io per applicazioni audio, tuttavia ho deciso di partire con una certa base che consenta anche di giocare con qualche upgrade, in particolare della scheda video.

Quindi come elementi base ho scelto senza dubbi un Core i5 7400 a cui ho affiancato 8GB di RAM DDR4 da 2400MHz (Corsair Vengeance).

Come scheda madre ho deciso di prenderne una con il chipset B250: rispetto ai chipset della famiglia precedente permette di usare i Kaby Lake direttamente, senza dover fare l’upgrade del BIOS con un processore Skylake. Invece non mi conveniva prendere un chipset più costoso come l’H270 perché non prevedo di usare le funzionalità aggiuntive come SLI. … [Leggi il resto]

Nuovo progetto: auto tablatore per chitarra

Ultimamente il tempo che posso dedicare a sperimentare e in generale nerdare è abbastanza poco, però potrò, come si suol dire, unire l’utile al dilettevole.

Infatti dovrò realizzare un progetto in C per un corso all’Università, quindi ho deciso di realizzare un’idea che mi era venuta abbastanza tempo fa, ma che avevo sempre lasciato stare: scrivere un software in grado di riconoscere che nota è stata suonata a partire dall’audio della chitarra, in realtime, quindi visualizzarlo e magari poter esportare la tablatura.

Ancora non so quante feature riuscirò/avrò tempo per implementare. Probabilmente sarà in grado di riconoscere solo note singole, in quanto gli algoritmi che permettono di riconoscere toni di una frequenza singola (comprese le armoniche, eventualmente) sono diversi da quelli che permettono il riconoscimento di accordi.

Come moduli comprenderà sicuramente un’interfaccia con la scheda audio, probabilmente basato su Libsoundio, oppure, in alternativa, su PortAudio.

L’altro modulo sarà il riconoscimento della frequenza fondamentale. Ci sono diverse soluzioni, perlopiù basate sulla trasformata di Fourier e sull’autocorrelazione. Sul secondo metodo ho già trovato un’implementazione abbastanza semplice, pulita e comprensibile. … [Leggi il resto]

Prima micro SD andata

Le micro SD sono delle memorie molto comode, senza dubbio: sono compatte, economiche ma tutto sommato possono raggiungere capienze abbastanza elevate e, se di buona qualità, anche velocità apprezzabili.

Il loro problema è che però essendo delle memorie flash si rovinano man mano che ci si scrive. Odio questa cosa in tutte le mie memorie flash, inclusa l’unità SSD del mio PC e per ovviare almeno un po’ ho tutta una serie di directory montate in RAM.

Solitamente quando lo dico ai miei amici, la reazione è di darmi del paranoico e di dirmi che sebbene io mi preoccupi, in realtà non vado a cambiare niente. Però, checché loro ne dicano, mi si è rovinata una memoria flash: la micro SD della Raspberry Pi.

Era una Samsung EVO da 8GB, comprata un paio di anni fa per usarla con il vecchio Y530, ma non era stata molto stressata, almeno fino a ottobre, quando ho cominciato a usarla con il computerino.

Da un po’, di tanto in tanto la Raspberry crashava e avevo sempre pensato fossero i driver beta per il Realtek RTL8811AU, finché un giorno non si è più accesa. Il LED rosso di alimentazione rimaneva acceso, lo switch ethernet rilevava la scheda connessa, ma i LED della scheda di rete erano spenti. Collegandomi alla console UART, i messaggi del boot erano abbastanza regolari, almeno fino a circa 8 secondi dall’avvio, quando si interrompevano del tutto. Non era un kernel panic perché comunque il normale echo della consolle funzionava, ma il sistema non faceva nient’altro. … [Leggi il resto]