Piero V.

The Tube Sound has come

Cari vicini di casa, attenzione: the Tube Sound has come.

Finalmente sono riuscito a mettere a posto il DeVille che avevo preso qualche mese fa.

Oltre alle resistenze R60 e R62, purtroppo era rotto il trasformatore d’uscita.

Ho seguito i “Simple Tests” indicati su questa pagina e il mio trasformatore vecchio aveva un corto tra secondario e il suo involucro.

Così ne ho dovuto prendere uno nuovo. L’ho preso al negozio di strumenti musicali perché avevo chiamato per sapere se loro potevano fare arrivare pezzi di ricambio senza mandare il prodotto in assistenza ma loro hanno capito che il pezzo me lo dovevano prendere, così ho dovuto prenderlo lì spendendo 115€. Meno che nei siti europei ma più che in siti americani, dai quali però costa tanto la spedizione, perciò alla fine non è stato neanche un prezzo tanto male.

L’operazione di cambio di per sé è abbastanza semplice da compiere: bisogna staccare 3 fili che hanno il supporto direttamente per attaccarli/staccarli e poi dissaldarne 3 dal jack dello speaker, quindi bisogna svitare 4 viti dotate di bullone. Per mettere su quello nuovo il procedimento è analogo, solo che ovviamente va eseguito al contrario 😉 . Inoltre il mio trasformatore sostitutivo aveva 2 fili da saldare e 4 con la specie di spina. Bisogna inoltre ricordarsi di isolare il filo che sul proprio amplificatore non si usa, nel mio caso quello verde perché ho la versione 212. … [Leggi il resto]

Rakarrack

Ho trovato un nuovo software con cui i linuxiani chitarristi si possono divertire un po’: Rakarrack.

Questo software è un insieme di effetti e il suo scopo è quello di simulare una pedal board.

Permette di usare insieme 8 effetti e ha moltissime categorie: dalla distorsione agli echo, delay e reverb.

Solitamente sono contro gli effetti digitali perché secondo me si sente che il suono è “sintetico” e non il suono naturale della chitarra, però smaneggiare con questi software mi piace.

Dalle mie prove purtroppo viene confermato il mio giudizio sul suono sintetico. Non è male, però un po’ si sente.

Inoltre è troppo configurabile ma poco intuitivo: ha tanti controlli ma ci vuole tempo per capire come funzionano e poi o il risultato resta abbastanza uguale o cambia drasticamente. Per esempio nel distorsore vero medio ci sono tre controlli: la distorsione, il tono e il volume. Modificando le prime due si ottengono tanti toni diversi, mentre su Rakarrack non ho trovato un controllo simile. Al massimo il tipo di distorsore (es. “Diode clipping”, “Valve”, “Overdrive”, “FET”…) ma come accennavo prima la cosa cambia molto.

Comunque, nonostante queste pecche non è malvagio, anzi, se si vuol magari provare a fare un paio di registrazioni non è neanche male, anche perché certi effetti come l’echo, il faser e il riverbero una volta configurati funzionano molto bene. Poi per ovviare il problema del tono si può usare l’equalizzatore e la cosa migliora già molto.

Purtroppo il collegare la chitarra direttamente alla scheda audio peggiora le cose, sarebbe meglio pensare a qualche altra configurazione, soprattutto se la scheda audio non è molto buona.

Infine un piccolo consiglio: il programma usa il server audio Jack, il quale è incompatibile con Pulse Audio, perciò sia Totem che VLC non possono funzionare assieme a Rakarrack. Quindi io ho usato l’onnipotente Mplayer.

Il fatto che utilizzi Jack è un vantaggio per la registrazione: sono riuscito a registrare un po’ con Ardour, ma niente di che perché volevo solo fare delle prove 😉

The Cyborgs

Recentemente ho scoperto grazie a mia sorella questo duo italiano che fa blues - rock blues.

Sono molto interessanti perché non ci sono molti gruppi italiani che fanno bella musica, invece loro ce la fanno e con solo un cantante-chitarrista e un altro componente che fa il resto: anche batteria e tastiera insieme.

Ai concerti suonano con una maschera da saldatore e sempre per rimanere in tema con la loro “binatura” umano-androide non hanno identità ma si chiamano semplicemente 0 il chitarrista e 1 il suo compagno.

Se vi ho incuriosito potete trovare ulteriori informazioni sul loro sito web.

Bravi ragazzi! Fate vedere che anche nella musica italiana c’è qualcosa di bello.

Progetto DeVille

Finalmente sono riuscito a farmi dare il Fender Hot Road DeVille 212 dalla sala prove 😁

In pratica questo amplificatore si era rotto e ripararlo costava così tanto che lo hanno dato a chi voleva, così mi sono offerto.

Ebbene, ho già cominciato a localizzare il problema. Sembra che sia nella fase del finale, infatti collegando il pre out al return di un altro amplificatore si sentiva. Il preamplificatore va: collegandolo al finale del mio peavey con il loop degli effetti andava davvero bene.

Mi pare che le valvole del pre (tutte 12AX7) siano a posto. Quanto al finale, non ne ho praticamente idea… Il problema potrebbe essere qualunque cosa. Spero non le valvole o il trasformatore dell’output.

Quando avrò un po’ più di tempo mi metterò ad aprirlo per bene e metterò qui le foto.

Uffa

ventiduesimo.jpg

Quest’immagine rappresenta il problema delle chitarre Fender… il ventiduesimo tasto.

Nella mia poi è piuttosto problematico e mi impedisce di fare certi assoli…

Certo che dopo tutto ciò che ha portato di innovativo la Stratocaster nella storia della chitarra, avere questi problemi qui è proprio insensato!