Piero V.

Slow standards

Negli ultimi anni in molti hanno parlato di diverse politiche slow: slow food, slow life, ma forse nessuno ha mai parlato di slow web standard.

Fondamentalmente penso che ormai gli standard web siano veramente una cosa gigantesca, che se da un certo punto di vista permettono di costruire applicazioni sempre più complete e complesse, da un altro diventano estremamente difficili da seguire e introducono possibili rischi per la sicurezza e per la privacy.

Cominciai a scrivere per il web quando lo stato dell’arte erano HTML 4.01 e CSS 2.1 e ho assistito alla creazione dell’HTML 5 e di tante API che oggi gli sviluppatori danno per scontate e permettono di ottenere risultati un tempo ritenuti impossibili senza usare hack e/o javascript, da flexbox alle varie animazioni. Poi con gli anni un po’ ho perso la passione per lo sviluppo web, un po’ gli studi mi hanno assorbito il tempo, quindi non mi sono tenuto molto aggiornato.

Tuttavia, non è una mia impressione che le modifiche siano estremamente frequenti, infatti con HTML 5 hanno deciso di eliminare il numero e di trasformarlo in HTML Living standard una cosa che secondo me, anche sono anni che va avanti così, è sbagliata. … [Leggi il resto]

WebSocket

Grazie al changelog di Firefox 6 (uscito oggi) ho scoperto questa funzionalità di Javascript, che ovviamente, come tutte le più belle funzionalità, saranno in HTML 5, ma intanto i browser si stanno preparando.

La funzionalità di cui voglio parlare è la “websocket”.

Generalmente, quando si parla di socket in informatica si parla di una connessione tra un server e un client. Anche i normali protocolli che siamo abituati a usare utilizzano delle socket: per esempio quando si visita una pagina web, si apre una socket con un server, ma questa connessione viene subito chiusa dopo che il server ha inviato il contenuto della pagina.

In una web-socket invece la connessione rimane aperta, in attesa che una delle due parti la chiuda, e intanto si possono inviare dati.

Una delle applicazioni che potrebbero sfruttare questa caratteristica è senza dubbio la chat.

Si potrebbe mettere il server in ascolto di nuovi messaggi che poi sono inviati subito al client, anziché sfruttare continue richieste AJAX.

Un giorno magari potrei provare a fare dei test con una chat “ibrida”: le websocket saranno preferite, ma in caso il browser non le supporti, si va di AJAX.