Piero V.

Firejail

Una delle grandissime caratteristiche del software libero è che i rischi per sicurezza e privacy sono esposti agli occhi di tutti.

Quindi personalmente mi fido molto del software proveniente dal repo main di Debian, invece non mi fido di software proprietari di terze parti, per esempio di Spotify.

Avevo già cercato di mettergli una sandbox attraverso i container, però non è una soluzione pratica per questo genere di problema: si perde l’integrazione con l’ambiente desktop (notifiche, tasti multimediali…) e la soluzione è parecchio pesante, infatti serve che ci siano comunque tutte le dipendenze in un piccolo sistema operativo.

Recentemente invece ho sentito parlare di firejail, un programma che permette di isolare dei programmi mediante alcune funzionalità del kernel Linux, come i namespace.

Per ogni applicazione che si vuol far girare ha bisogno di un profilo, in cui si fa una whitelist e una blacklist di file e altre risorse cui essa può o non può accedere. È addirittura capace di bloccare le richieste a programmi come su e sudo.

È veramente rassicurante vedere che di default blocca subito l’accesso completo a file critici per la sicurezza come la cartella .ssh o ai file che permettono l’esecuzione arbitraria di codice, come lo .xinitrc o i profili delle shell. … [Leggi il resto]

KiCad

Ogni tanto, quando ho tempo, procedo con il PCB Miller.

Ieri ne ho approfittato per provare un software per il disegno di schemi e circuiti stampati.

Tempo fa avevo utilizzato FidoCAD, un vecchio software per Windows (e Wine 😉 ) che era davvero semplice e funzionava alla perfezione e in più è stata fatta anche la versione multipiattaforma in Java. Tuttavia è anche troppo semplice, in quanto alla fine è un programma per disegnare forme geometriche, tanto è vero che se lo riavviate non tiene più legati forme e piazzole dei componenti.

Cercavo invece una cosa che aiutasse un po’ di più, per esempio con lo sbroglio automatico e la possibilità di esportare in un formato che poi potrò ad utilizzare effettivamente con la mia macchina, sennò perché la costruirei? 😀

Recentemente avevo provato anche Fritzing, con cui però non mi ero trovato benissimo perché avevo avuto qualche difficoltà a dirgli che volevo usare una PCB a faccia singola.

Allora ieri ho provato due editor più sofisticati: gEDA e KiCad.

Con gEDA ci ho rinunciato dopo poco tempo, in quanto mi risultava difficile persino inserire i componenti elettronici. … [Leggi il resto]

Rakarrack

Ho trovato un nuovo software con cui i linuxiani chitarristi si possono divertire un po’: Rakarrack.

Questo software è un insieme di effetti e il suo scopo è quello di simulare una pedal board.

Permette di usare insieme 8 effetti e ha moltissime categorie: dalla distorsione agli echo, delay e reverb.

Solitamente sono contro gli effetti digitali perché secondo me si sente che il suono è “sintetico” e non il suono naturale della chitarra, però smaneggiare con questi software mi piace.

Dalle mie prove purtroppo viene confermato il mio giudizio sul suono sintetico. Non è male, però un po’ si sente.

Inoltre è troppo configurabile ma poco intuitivo: ha tanti controlli ma ci vuole tempo per capire come funzionano e poi o il risultato resta abbastanza uguale o cambia drasticamente. Per esempio nel distorsore vero medio ci sono tre controlli: la distorsione, il tono e il volume. Modificando le prime due si ottengono tanti toni diversi, mentre su Rakarrack non ho trovato un controllo simile. Al massimo il tipo di distorsore (es. “Diode clipping”, “Valve”, “Overdrive”, “FET”…) ma come accennavo prima la cosa cambia molto.

Comunque, nonostante queste pecche non è malvagio, anzi, se si vuol magari provare a fare un paio di registrazioni non è neanche male, anche perché certi effetti come l’echo, il faser e il riverbero una volta configurati funzionano molto bene. Poi per ovviare il problema del tono si può usare l’equalizzatore e la cosa migliora già molto.

Purtroppo il collegare la chitarra direttamente alla scheda audio peggiora le cose, sarebbe meglio pensare a qualche altra configurazione, soprattutto se la scheda audio non è molto buona.

Infine un piccolo consiglio: il programma usa il server audio Jack, il quale è incompatibile con Pulse Audio, perciò sia Totem che VLC non possono funzionare assieme a Rakarrack. Quindi io ho usato l’onnipotente Mplayer.

Il fatto che utilizzi Jack è un vantaggio per la registrazione: sono riuscito a registrare un po’ con Ardour, ma niente di che perché volevo solo fare delle prove 😉

Firefox 13

Firefox è arrivato alla versione 13 ed è stata aggiunta una caratteristica che proprio l’altro giorno mi chiedevo perché non ci fosse ancora: all’apertura di una scheda l’anteprima delle schede visitate spesso.

Tuttavia non è fatta benissimo. Se non avete rivisitato quel sito dopo l’aggiornamento le anteprime saranno pixellose.

Ha uno strano comportamento con le ancore: le considera due siti diversi, ma forse questo è in effetti il modo migliore.

Lo “smooth scrolling” non mi piace. Ok, magari è gradevole ma mi piaceva anche la modalità vecchia.

Invece ci sono abbastanza aggiornamenti per gli sviluppatori. Non male.

Solo mi chiedo che senso abbia fare un tool integrato quando esiste già l’ottimo firebug.

Quello nuovo non è male, ma secondo me sarebbe stato meglio se avessero congiunto gli sforzi e fatto una cosa unita.

Blender

Mi è venuta voglia di provare altri fronti informatici 😌

Così ho deciso che per un po’ proverò Blender, un fantastico software per la grafica tridimensionale.

L’ho provato poco ma per quello che ho provato è favoloso. È stato capace di stupirmi.

Se raggiungerò buoni risultati vi farò sapere 😉 .

Cosa ho imparato

Giorno 1

Il primo giorno è sempre quello un po’ più complicato, ma con impegno si riesce eccellentemente.

  • Spostare oggetti, ridimensionarli e ruotarli.
  • Spostarmi nell’ambiente di lavoro.
  • Scendere a livello di vertici e lati.
  • La consolle in python è comoda e per certi lavoretti può essere molto utile.
  • L’autocomplete della consolle in python usa CTRL + Spazio. Peccato, sono abituato a usare Tab.
  • Python non è interattivo nella game mode
  • Estrusione

Giorno 2

  • I menu View, Select e Mash offrono molto potenzialità nascoste
  • Il menu proprietà è eccellente, specialmente per chi con la geometria analitica si è abituato a usare le coordinate e non ad andare a occhio
  • Esportare il gioco come runtime