Piero V.

Un nuovo progetto: una semplice chat per la LAN

Mi è saltata in mente un’idea che ora voglio sviluppare con la base dei Deep Purple che mi aiuta.

Vorrei realizzare una chat che come caratteristiche abbia:

  • L’uso tramite LAN
  • Non troppe funzioni (come IRC o Jabber)
  • Funzioni (anche) sotto Windows (purtroppo non posso mettere linux ☹️ )
  • Il client abbia pochi file, un eseguibile e magari qualche DLL
  • Sia server che client non devono lasciare traccia sul computer

Detto ciò, per il server ho scelto python perché lo farò partire direttamente da chiave usb e è di facile modifica, il client in un linguaggio compilato, come C o C++. Non so ancora che toolkit usare… Mi piacerebbero le GTK ma non ce la faccio con pochi DLL mi sa.

Come formato per “parlarsi” userò XML perché è di sicuro documentato, vedi tipo RSS, XML-RCP e tutti sti esempi col python.

Ho già avuto delle idee su come sarà il codice XML ma lo pubblicherò più avanti.

La licenza sarà ovviamente GNU GPL.

Eseguire decentemente un chroot

Un sistema operativo gnu linux monta dei falsi filesystem come proc e ha in /dev tutti i file per i devices.

Ecco come eseguire un chroot su /newroot fatto bene:

# mount -o bind /dev /newroot/dev
# mount -t proc none /newroot/proc
# mount -o bind /sys /newroot/sys
# chroot /newroot

Attenzione però a condividere i file device.

Usare JDownloader su Linux senza SUN Java

Ho conosciuto da poco un software che si chiama jDownloader (grazie Bosca!).

Serve per scaricare da siti come megaupload e simili senza dover mettere il captcha (spero di averlo scritto corretto) e gestendo automaticamente le attese e gli account premium.

È scritto in Java e penso che la J abbia proprio questo significato.

Su GNU Linux esiste OpenJDK per non usare Java della Sun ma non andava.

Ecco come risolvere questo problema:

(da root)
Metodo 1:
nano /proc/sys/net/ipv6/bindv6only
Sostituire 0 con 1
CTRL+O, CTRL+X per salvare e uscire
Metodo 2 (sempre da root):
echo 0 > /proc/sys/net/ipv6/bindv6only

E funzionerà!

The Pirate Bay: chiusura definitiva [almeno su Telecom]

Una gran brutta notizia per tutti coloro che fanno uso di Torrent.

L’altro giorno, se non sbaglio verso il 10, ho letto su Il Sole 24 Ore che il tribunale di  Bergamo ha riordinato di censurare The Pirate Bay.

Aveva già emanato un procedimento simile in Agosto 2008, ma era aggirabile cambiando i DNS.

Ora non più.

Con gli OpenDNS se un dominio non esiste dà una pagina di errore, ora no. Quindi vuol dire che è sicuramente una chiusura verso quell’IP.

Le soluzioni sono:

  1. Avere fortuna e un provider che non blocca
  2. Usare dei proxy almeno per i collegamenti col tracker
  3. Usare un altro tracker, ma TPB è il più grande
  4. Usare il download HTTP con jDownloder

In più mi pare d’aver sentito che la Federazione dei Diritti d’Autore (che mi ricorda assai il consiglio dei repubblicani dei Simpsons) abbia fatto causa a Telecom per non aver vigilato sugli utenti.

Ora, da bravo (e rompi maroni) utente telecom io dico: “Ma meglio! Noi utenti abbiamo una nostra privacy”

E Synaptic?

Update 23/08/2010: comunque è tornato Synaptic.

Oggi ho aggiornato Debian (Sid) e mi sono accorto che col dist-upgrade rimuoveva l’installatore grafico.

Io tanto uso APT da riga di comando che secondo me è la cosa migliore, ma mi sono trovato questa sorpresina:

debian_ubuntu_software_center.png

Notare che uso debian.

Quell’affare lì sul menù mi dà proprio fastidio.