Piero V.

Cambiare visione del computer

Non è l’ennesimo how-to.

È solamente una riflessione.

Dopo aver imparato a sistemare un computer, a usare dei linguaggi di programmazione, dopo aver configurato un serverino per imparare l’uso del computer, voglio cambiare la mia visione del computer.

Voglio ri-averlo come strumento.

Questi scopi non sono scopi per usare il computer come strumento, ma ormai che ho già fatto di queste configurazioni i computer che ho a casa si possono nutrire da soli1.

Io lascio un po’ acceso, giusto il tempo in cui si avvia il gestore di pacchetti grafico (oppure se apro la shell e faccio da root)…

Anzi, mi chiedo perché Linux che si cura da solo sia così poco diffuso.

Tornando in tema: voglio che il computer diventi di nuovo una “magia”.

Cioè, oggi siamo abituati, e sempre più persone si abitueranno a vedere il computer in casa come un oggetto comune, ma 10 anni fa non era così!

Mi ricordo i tempi di Windows 98, con IE 4 o 5, la dial-up di Libero…

Se pensate che ciò che vediamo con gli schermi piatti sono un fluscio di elettroni che fanno qualche reazione chimica o che cosa ne so, fino a formare parole che ora sto/state leggendo, è una cosa che un po’ può spaventare. … [Leggi il resto]

Parte VII muletto: installare un server FTP

Questa penso sia la parte più facile.

Questa guida serve per mettere su un server FTP con utenti virtuali presi dal database MySQL.

Tuttavia non ha integrazione con gli utenti della posta (almeno al momento). Se la vorreste penso che dovreste usare LDAP o gli account UNIX direttamente.

Come nelle guide precedenti ci troviamo su Debian e vi consiglio di avere phpMyAdmin.

Ho unito la guida su come usare SQL su ProFTPd e quella su come usare le quote con sql sul suo sito.

Per completezza ho inserito anche le quote che però di default sono a 0, cioè illimitate.

La prima cosa da fare è installare il server FTP:

apt-get install proftpd-mod-mysql

Quindi configuriamo il server.

Spostiamoci nella cartella /etc/proftpd.

Il primo file che modificheremo è proftpd.conf:

#Linea 14:
ServerName                      "Tuoserver"
# Linea 33, decommentiamo le righe:
DefaultRoot                     ~
RequireValidShell               off

Ora modifichiamo modules.conf: … [Leggi il resto]

Che brutto inizio

Oggi ho ricominciato la scuola.

È stato proprio un inizio pessimo.

È tutta oggi che piove…

E ovviamente andando dal liceo alla stazione delle corriere mi sono bagnato o meglio dire, inzuppato.

La scuola ha portato via l’estate.

Ne approfitto oggi che non ho compiti per configurare FTP, dopo per un po’ saluto il Muletto…

Conspiracy of One: che bella sorpresa!

Beh, come sapete oggi ho finito di configurare postfix, e le sue mail del Delivery Mail System mi hanno fatto ronzare in mente per tutta la giornata Special Delivery degli Offspring.

Questa è l’8^ canzone dell’album Cospirancy of One, così ho chiesto alla Pan se me lo prestasse (secondo me ascoltare dai cd è più bello che dagli mp3 rippati ❤️ :-) ).

Ricordiamo che questo è il 6° album degli Offspring uscito il 14 Novembre 20001.

Quando l’ho messo su sul computer (la mia fida Linux Box con Fedora), mi viene fuori che ha software come Autorun.

Così guardo e ho scoperto che… contine dei video come Original Prankster, The Kids Aren’t Alright (da Americana), She’s got Issues etc…

Bellissima sorpresa! Bravi Offspring!

Footnotes

  1. Fonte: Wikipedia
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Parte VI muletto: i server Postfix e Dovecot

Introduzione

Ultima revisione: Settembre 2010

(Ovviamente) questa guida non è farina del mio sacco ma è l’insieme di più guide.

Una guida completa è Congiuriamo un server di posta completo se Debian etch (postfix) di Il portalinux.

Poi ho consultato anche questa guida su postfix su XS4ALL

Un’altra fonte sono i readme di Postfix Admin.

Per la configurazione di Dovecot ho consulato Johnny Chadda .se, anche se in realtà è solo da decommentare.

Attenzione:Per questo tutorial si userà la shell come root.

Alcune cose le darò per scontato, per esempio la modifica di un file di testo.

Questa, con l’editor nano si fa così: nano nomefile, per salvare un file si usa CTRL+O mentre per uscire dall’editor si fa CTRL+X. … [Leggi il resto]